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Christian Hough: “Come catturo il colore”



L’uso del giusto riflettore è essenziale
per la riuscita di un lavoro


Impostare l’illuminazione per le fotografie di capelli può essere davvero complicato, anche se molti fotografi tendono a sottovalutare questo aspetto. Attraverso un’infinità di stili, forme, finiture e strutture - per non parlare dei colori - fotografare i capelli può essere una sfida anche per il più esperto dei fotografi. Naturalmente, tutto questo senza considerare il lavoro di preparazione del volto della modella e di illuminazione dello sfondo!

Come per tutti i tipi di fotografia, anche per le foto di capelli è fondamentale, oltre all’uso dei riflettori giusti, avere le idee chiare sul risultato che si vuole ottenere e in che modo.

Per iniziare

È tutta questione di luce, giusto? Beh, sì ... e no. Il controllo delle ombre è altrettanto importante per dare forma ai capelli e al viso. Con troppa luce si perde l’atmosfera e riducendo le ombre o dando troppa luce allo sfondo si rischia di sbiadire il colore. Con troppa poca luce si perde la forma. Pertanto, avere a disposizione i giusti modellatori per dirigere e controllare la luce dove più serve è essenziale al successo di uno scatto di capelli. Si tratta più di controllo che di potenza.
Tenendo ben presenti queste osservazioni, sono comunque importanti anche l’illuminazione dello sfondo e la sua intensità; e anche valutare quanto spazio occorre prima di installare l’illuminazione. Non c'è niente di peggio che dover spostare tutte le luci per sistemare lo sfondo appena prima di iniziare a scattare, per cui è meglio dedicare qualche minuto alla messa a punto dell’illuminazione luce dello sfondo in relazione alla modella.



FASE 1 – La luce principale

Prima di iniziare a illuminare i capelli, è importante decidere in che modo si vuole modellare il volto, quale sarà l’effetto sui capelli, e se questo modificherà anche lo sfondo. In questo esempio ho voluto mantenere un certo controllo della luce sui capelli, mantenendo però movimento e flessibilità da parte della modella e della capigliatura. Ho usato un beauty dish bianco di Bowens, che crea una luce uniforme e pulita, poi ho controllato la diffusione della luce inserendo una griglia a nido d'ape, che impedisce alla luce di riversarsi sullo sfondo, mantenendo però un’illuminazione sufficiente per la fronte della modella e per i capelli.



Per non perdere il senso di movimento ho scelto una tecnica di illuminazione simple loop/ Rembrandt, che prevede di sistemare la luce fuori dall'asse della fotocamera a circa 45 gradi e a circa un metro sopra la testa del soggetto, e quindi regolare la posizione fino a quando non si è soddisfatti della forma del viso e delle ombre. Dato che la modella cambia spesso posizione o capigliatura, è necessario spostare la luce tra i 30 ei 70 gradi, mantenendo così una certa forma del viso e illuminare la parte anteriore dei capelli. È utile sapere che fino a quando la luce rimane alla stessa distanza dal soggetto, generalmente non c’è bisogno di ripetere la misurazione esposimetrica.

Rispetto a che cosa regolo la luce principale?

In teoria, si può dosare la luce principale in qualsiasi punto tra f/8 e f/16 a seconda della profondità di campo necessaria per le parti della capigliatura o in base alla potenza delle luci. Ampie porzioni di capelli richiedono maggiore profondità di campo, mentre le luci a più bassa potenza possono richiedere una compensazione utilizzando una profondità di campo inferiore.

FASE 2 – Luci di riempimento

L'aggiunta di una luce di riempimento è un modo efficace per ridurre il contrasto generale e per armonizzare il soggetto. Il beauty dish è di per sé un ottimo modellatore di luce e una volta applicato il nido d'ape crea delle ombre davvero forti. Tuttavia, in questo caso ha fornito un contrasto eccessivo rispetto a uno sfondo già buio. Inoltre ha comportato una perdita di importanti dettagli nella parte posteriore della capigliatura.
Per aggiungere la luce di riempimento, è possibile utilizzare qualsiasi modellatore per riempire le ombre. Con modellatori che producono una luce dura, si mantiene un forte controllo, ma è necessario tenere la luce di riempimento vicino all'asse della fotocamera per ridurre al minimo il rischio di illuminazione incrociata. Tuttavia, con fonti di luce morbida è possibile spostare la luce di riempimento fuori dall'asse fotocamera, infatti la luce diffusa contribuisce a eliminare l'effetto crosslighting. In questo scatto ho usato semplicemente un piccolo softbox 90x60cm sistemandolo un po' fuori asse in modo che non interferisse nell’inquadratura, poi ho regolato l’intensità in modo da evidenziare i dettagli delle ombre, senza rendere piatto lo scatto finale. Non esiste una misurazione esatta della luce di riempimento, tuttavia un buon rapporto tra la luce principale e la luce di riempimento è pari a 3: 1 o 2: 1 (dove la luce di riempimento è il numero più basso).



FASE 3 – Luce sui capelli 1

Si può ricorrere a più di una luce per i capelli, soprattutto quando serve delineare le forme audaci di acconciature all’avanguardia. Il segreto è costruire l’illuminazione pezzo per pezzo e dedicare un po' di tempo ad analizzare il ruolo di ciascuna luce sullo scatto finale. Il braccetto è un prezioso accessorio da avere nella borsa del kit perché aiuta a piazzare la luce nel punto desiderato senza nessun supporto che interferisca con l’inquadratura. In questo esempio ho controllato la diffusione della luce sui capelli collocandola in modo che provenisse direttamente dall'alto e leggermente indietro, così evidenziava la struttura della capigliatura senza illuminare il viso.
Un riflettore Maxilite con griglia a nido d'ape era perfetto per questo lavoro perché dà una luce dura e alte luci intense, ma offre anche un eccellente controllo sulla diffusione della luce. Quando si imposta la luce per i capelli, bisogna ricordarsi di collocarla sopra e leggermente dietro al soggetto, quindi non illuminando il viso, e di controllare la luce con una griglia a nido d'ape. Non esistono specifiche impostazioni per la potenza delle luci dei capelli in quanto ogni soggetto ha capelli diversi. Si tratta semplicemente di regolare la potenza scegliendo un approccio minimalista ("il meno è più").

FASE 4 - Luce sui capelli 2

A questo punto è utile fare un passo indietro, eseguire uno scatto di prova per verificare dove abbiamo bisogno di più luce e quali aree della capigliatura hanno bisogno di essere evidenziate. Questo passaggio è una pietra miliare nella costruzione dell'immagine finale e ci serve per capire che cosa stiamo facendo. Nel nostro caso mi sembrava che la simmetria della capigliatura e i dettagli sul lato opposto si perdessero nell'ombra, così ho semplicemente aggiunto un'altra luce per evidenziare ulteriori dettagli. Questi sono i casi in cui si ha realmente bisogno di controllare la diffusione e la potenza della luce, in modo da illuminare solo l'area desiderata. Se prendiamo un riflettore e montiamo su di esso una griglia a nido d’ape per modificare la luce, questo ci consente di aumentare o diminuire la sua diffusione sistemandola più vicina o più lontana dal soggetto e quindi regolandone la potenza in base alla necessità. Fondamentalmente, più vicina è la luce, più stretto sarà il suo angolo di diffusione e minore sarà la potenza necessaria. Spegnendo le altre luci di modellazione si vede più chiaramente l'area della capigliatura che si sta illuminando.

E la potenza?

La potenza di questa luce dovrebbe essere simile a quella della luce principale per i capelli. Consiglio di utilizzare lo schermo LCD della fotocamera per regolare gradualmente la potenza fino a quando si è soddisfatti del bilanciamento della luce o si integra con l'altra illuminazione nell’inquadratura.



FASE 5 – Luce laterale

L’uso di una luce laterale è un ottimo metodo per recuperare la forma, aggiungere equilibrio e aumentare il contrasto nelle zone d'ombra dell’inquadratura. È facile da realizzare con i giusti riflettori e modellatori! In questo scatto ho voluto accentuare la linea della mascella della modella, mettere in rilievo la forma dei capelli e aggiungere un tocco di alte luci nella parte più alta della guancia. Una sola luce può fare una grande differenza. Prendiamo un riflettore Maxilite con griglia a nido d'ape, montiamolo su una luce e poi collochiamolo a circa 45 gradi dietro il lato opposto alla modella. È utile spegnere le luci di modellazione e poi tornare dietro alla fotocamera per vedere come funziona la luce laterale. Così facendo ci si accorge che mettendo la luce laterale ancora più indietro rispetto al soggetto si creerà un effetto “bordo di luce”, mentre se si sposta verso il lato del soggetto, si illuminerà una superficie maggiore quasi riempiendo le ombre! Ciascun soggetto richiede una diversa intensità di luce, a seconda del colore della pelle, dalla proprietà riflettente degli indumenti ecc. Tuttavia, a proposito di luce laterale, bisogna ricordare che un’eccessiva intensità, al posto di valorizzare il soggetto, diventa un elemento di disturbo.

FASE 6 - sfondo chiaro

Per questo scatto ho deciso di mantenere lo sfondo scuro per esaltare il contrasto tra i capelli e lo sfondo e poi legare il colore di sfondo ai capelli con gel colorati.



Quindi che colore di sfondo mi serve?

La tonalità di fondo della carta del fondale è importante se si ha intenzione di usare gel colorati sullo sfondo. Tutto dipende dall'intensità del colore che occorre. Io ho optato per un supporto di carta grigio medio-scuro, che conteneva il colore del gel, consentendo però al colore di ricadere in modo naturale su un'area più ampia, pur mantenendo un colore di sfondo più profondo e più vivace. Naturalmente è possibile cambiare l'intensità del gel e il tono dello sfondo regolando la potenza della luce gelificata o addirittura utilizzando luci supplementari, a condizione di averle. Anche se è roba piuttosto semplice, ci sono alcune considerazioni da fare.

Carta del fondale

Grigio medio/scuro: Mantiene bene il colore e consente un buon grado di diffusione del colore. I grigi più scuri aggiungono maggiore profondità al colore. Nero: questo colore dà vignettatura molto rapidamente, riducendo l'area dei colori vivi che si trasforma rapidamente in nero. Bianco: Consente al colore di sbiadire molto rapidamente offrendo tonalità più pastello. Si può perdere facilmente in caso di dispersione luminosa sullo sfondo. Infine è importante ricordare che ogni soggetto e ogni scatto sono diversi ed è la creatività che conta veramente. Se non si hanno tutti i riflettori a portata di mano, è sempre possibile applicare tutte le tecniche di questo tutorial in modi diversi per sperimentare in modo personale. È importante ricordarsi di regolare e aggiustare le luci in modo da mantenere il controllo sulla propria illuminazione e capire il funzionamento di tutto.

 ChristianHough.com

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